Uno dei principali materiali di costruzione utilizzato dall'uomo, il legno, può venire facilmentte preso di mira dagli insetti parassiti, che possono non solo provocare un danno estetico, ma anche strutturale. Con la loro azione possono infatti rendere il legno meno robusto minacciandone la solidità. Gli agenti biotici, quali funghi, batteri e insetti, sono i principali agenti di deterioramento del legno, nonché i più importanti da conoscere per difendere il materiale.
Le specie più pericolose sono:
Danni
Molto importante per l'efficienza della disinfestazione è individuare subito l'azione degli animali infestanti. Escludendo termiti e formiche, sono le larve degli altri parassiti del legno a danneggiare maggiormente il materiale. Queste infatti scavano gallerie nel legno nutrendosene nella fase di sviluppo, che può durare da alcuni mesi fino a qualche anno. Dopo la fase larvale l'animale si muove verso la superficie trasformandosi in pupa, fase che dura qualche settimana. Una volta raggiunta la fase adulta dell'insetto, questo pratica dei fori nella superficie per liberarsi, cosiddetti "di sfarfallamento". Dopo essere uscito, l'esemplare cercherà di accoppiarsi e depositare altre uova per dare vita a una nuova infestazione. Il tipo di insetti e la loro quantità sono i dati su cui basare una stima dell'entità della distruzione del legno.
- Danni strutturali: come accennato in precedenza, i danni strutturali sono dovuti all'azione della larva che si muove nel legno scavando cunicoli per mesi e nutrendosi dei trucioli che produce. Nei casi in cui l'infestazione sia di una certa gravità, il legno perde la sua consistenza ed è compromessa anche la sua sicurezza
- Danni estetici: questi sono invece provocati dall'esemplare adulto che, dopo essere passato attraverso la fase di pupa, trova la libertà producendo un buco sulla superficie del materiale. Questi danni sono principalmente di natura estetica, ma sono ovviamente anche sintomo di danni strutturali non visibili. A livello estetico, il danno potrebbe essere economico se il legno è parte di un manufatto di valore storico o artistico
- Danni indiretti: nel caso in cui ci si trovi in presenza di un' infestazione di ingenti dimensioni, c'è la possibilità che si presentino anche dei parassiti dei tarli, che possono colpire in modo decisamente fastidioso anche la persona che dovesse venirne in contatto. Sono due i principali parassiti dei tarli che possono diventare un pericolo anche per l'uomo: i Pyemotes (attaccano direttamente le larve dei tarli) e i Betilidi Scleroderma. Inoltre, quando le infestazioni di questi ultimi avvengono in luoghi abitati, potrebbero pungere anche l'uomo producendo delle vescichette con alone roseo e prurito, e nei peggiori casi anche provocare reazioni allergiche. I Betilidi Scleroderma, invece, se entrano in contatto con l'uomo potrebbero iniettare una sostanza molto velenosa. Bisogna prestare attenzione, quindi, quando si entra in contatto diretto con tavoli o sedie altamente tarlate, perché i Betilidi pungono in modo doloroso. La puntura provoca rigonfi evidenti e reazioni allergiche come pruriti e gonfiori.
Per evitare questi risultati la cosa migliore è effettuare i corretti trattamenti anti-tarlo non appena si manifestano i segni di infestazioni dei tarli del legno. In questo modo si eviterà anche la formazione di parassiti pericolosi per l'uomo.
Prevenzione
- trattare regolarmente con appositi prodotti gli oggetti e mobili in legno presenti nell'ambiente, per scongiurare l'insediamento dei parassiti del legno;
- mantenere negli ambienti i corretti parametri di temperatura, ventilazione e umidità;
- far circolare spesso aria nei locali favorendo la ventilazione.
Se l'attacco fosse già in corso, questi metodi non sono più sufficienti: è quindi opportuno intervenire con specifici trattamenti anti-tarlo.